I tappi del vino – come sono fatti? quanti ne esistono?
Oggi non faremo una recensione, ma andremo a spiegare
le differenze che ci sono tra i vari #tappi che i produttori utilizzano per chiudere i loro #vini .
I tappi del vino – come sono fatti? Quanti ne esistono? scopritelo con noi.
Link YouTube: https://youtu.be/DYEDNRsvPS0
Infine parliamo rapidamente dei tappi da spumante, quelli che hanno la classica forma “a fungo”; questi tappi sono di norma in materiale agglomerato con uno spesso strato di sughero nella parte più bassa, oppure, più raramente, per alcuni vini frizzanti, in solo agglomerato. I tappi da spumante, contrariamente a quanto si possa credere, non hanno in origine la loro particolare forma, ma sono inizialmente cilindrici e vengono inseriti nella bottiglia con un particolare procedimento che ne riduce temporaneamente il diametro per permettere l’ingresso nel collo della bottiglia. Una volta inseriti, viene applicata la classica gabbietta metallica. In questo modo, i tappi possono reggere le pressioni molto alte che si sviluppano in questo tipo di vini.
Degustazione Lambrusco Arte e Concerto Medici Ermete Vino Frizzante
??Oggi abbiamo degustato un #vino tipico dell’emilia romagna, il #Lambrusco prodotto da Medici Ermete. Un ottimo #vinofrizzante. Per scoprire tutte le caratteristiche #organolettiche seguite la nostra video recensione.
Link: https://youtu.be/lCed-ki35z4
#emiliaromagna #winetest #recensione #enologo #wineblogger
Testo Degustazione:
Il Lambrusco che abbiamo scelto è prodotto dalla cantina Medici Ermete, ed è il Lambrusco rosso secco “Arte e Concerto”. La bottiglia è una classica Champagnotta, che presenta solo una piccola etichetta molto essenziale e un bollino con l’indicazione dell’anno di vendemmia. Unica nota leggermente negativa è la capsula, forse un po’ troppo delicata al tatto.
Al momento dell’apertura, la capsula tende un po’ a sfaldarsi. Subito sotto, dopo aver sfilato la gabbietta metallica, troviamo un tappo classico da spumante, di tipo agglomerato. Il tappo è di facile apertura pur avendo una buona aderenza, e ha dunque conservato correttamente il prodotto preservandone anche la frizzantezza.
A livello visivo, all’interno del calice, si sprigiona immediatamente la frizzantezza, comunque non eccessiva nè fastidiosa. Subito dopo, spicca una colorazione brillante, un rosso rubino vivo tendente al violaceo tipico dei vini giovani. Il colore è particolarmente intenso, e anche controluce non risulta molto trasparente. Buona la viscosità.
Al naso, l’intensità aromatica è elevata con una buona varietà di profumi. Nello specifico, dopo aver lasciato ossigenare il vino per qualche secondo, si percepiscono aromi prevalentemente fruttati, nello specifico frutti rossi come lamponi, more e soprattutto fragola ma a tratti anche lievi note di frutta esotica come la banana.
In bocca questo lambrusco è molto gradevole. Pur essendo definito un vino secco, dà una sensazione piuttosto dolce al palato. Ritroviamo anche al gusto i sentori fruttati, in particolare di fragola e frutti rossi che rimangono anche dopo la deglutizione con una buona persistenza e l’anidride carbonica non risulta fastidiosa; la gradazione alcolica non è elevata. Per le sue caratteristiche, è un vino che non è adatto all’invecchiamento in bottiglia.
Amazon Go
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Ingresso del primo supermercato sotto la sede di Amazon (fonte www.amazon.com). |
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Immagine che raffigura la scansione del qr-code permessa grazie all’app Amazon go, che abilita il cliente ad accedere nello store. (fonte www.amazon.com) |
In realtà all’interno di questi supermercati vi sono comunque degli operatori: un team di collaboratori che lavora sia in cucina che nel negozio per preparare gli ingredienti, sistemare il cibo pronto, rifornire gli scaffali e aiutare i clienti in caso di raccomandazioni su alcuni prodotti o semplicemente per ottenere un aiuto.
Infatti la stessa azienda di Seattle dichiara che all’interno di questi store “offriamo deliziosi piatti pronti per colazione, pranzo, cena e spuntini preparati dai nostri chef e servizio panetteria. La nostra selezione di generi alimentari va dalle farine come pane e latte ai formaggi artigianali e cioccolatini di produzione locale. Per una cena veloce fatta in casa, prendi uno dei nostri kit “pasto amazon” creati dallo chef, con tutti gli ingredienti necessari per preparare un pasto per due in circa 30 minuti”.
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Immagine che raffigura un operatore del punto vendita che rifornisce gli scaffali di prodotti appena preparati dallo chef. (fonte www.amazon.com) |
Quindi la tecnologia messa a disposizione è la stessa che caratterizza le auto a guida autonoma dotate di visione artificiale, fusione dei sensori e apprendimento profondo. La tecnologia “Just Walk Out” rileva automaticamente quando i prodotti vengono prelevati o restituiti agli scaffali e tiene traccia di essi in un carrello virtuale. Al termine dello shopping, il cliente può lasciare il negozio. Poco dopo, il sistema effettua automaticamente la transazione sulla carta di credito (non prepagata) associata all’account Amazon, inviando infine la ricevuta che è stata addebitata per gli acquisti effettuati.
A cura di Giuseppe Rodolico
Future Food District
Future Food District
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Ingresso del supermercato del futuro Coop a Milano. (fonte www.e-coop.it) |
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Immagine dell’interno del supermercato Coop per garantire il massimo confort e aiuto al consumatore tramite schermi interattivi (fonte www.e-coop.it). |
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Reparto frutta e verdura del supermercato con schermi interattivi (fonte www.e-coop.it). |
Buon Natale 2018 da Wine&Food Rec.
Riviviamo il nostro 2018 con questo breve video. Buon natale e felice anno nuovo da Wine&Food Rec. ??
Sito web: www.giusepperodolico.com ??
Recensioni su vini rossi, bianchi e rosati. Consigli su abbinamenti culinari. Potete seguirci sulla nostra pagina Facebook “Wine & Food Rec” ,
Link: www.facebook.com/winefoodrec/
#natale2018 #buonanno
Evoluzioni tecno-strumentali del Supermercato
Il carrello è lo strumento per eccellenza per garantire al cliente un comodo acquisto,ma anche aumentare notevolmente il quantitativo di alimenti e non alimenti comprati in una unica spesa. Come abbiamo già visto inprecedenza, il carrello fu introdotto dal 1916; anch’esso ha subito non poche evoluzioni negli anni, sia nel design sia nell’utilizzo dei materiali di fabbricazione.
Le “isole” sono attrezzature di vendita di forma e impiego svariatissimo. Caratterizzate da piccole dimensioni e dalla possibilità di stare in piedi da sole, sono ideali per esporre alla rinfusa prodotti sui quali si vuole richiamare l’attenzione.
I banchi frigo sono indispensabili per il supermercato; in Italia ad esempio hanno permesso l’introduzione del reparto gastronomia nel supermercato “Esselunga” nel 1974, ma hanno dato anche la possibilità di poter mettere a disposizione dei clienti alimenti freschi tutti i giorni. Ovviamente i costi sostenuti dai punti vendita, soprattutto nei primi anni dalla loro comparsa, erano notevoli, non solo per l’acquisto ma anche per la loro manutenzione. Le caratteristiche di questi banchi frigo possono variare in base alla tipologia di prodotto ospitato.
Le casse d’uscita sono attrezzature composite, risultanti dall’inserimento del registro di cassa. Le versioni più rudimentali consistevano in un vero e proprio mobile a forma di elle rovesciata: il lato più corto, tutt’oggi, ospita il registro di cassa dietro al quale siede l’operatore, mentre il lato più lungo della struttura costituisce il piano di scarico su cui vengono depositati e imballati i prodotti acquistati. In media le misure della cassa sono di 1 metro di larghezza per 1,60metri di lunghezza. Ovviamente anche questa strumentazione ha subito notevoli trasformazioni negli anni, diventando un vero e proprio calcolatore elettronico, capace di gestire e incamerare una quantità enorme di dati durante il suo utilizzo. Negli ultimi anni in molte catene della GDO sono state inserite anche casse di tipo self-service, con software facilitati che permettono al comune frequentatore del supermercato di poter concludere l’acquisto dei prodotti in completa autonomia.
a cura di Giuseppe Rodolico
Degustazione Falanghina del Sannio
Oggi abbiamo degustato un #vinobianco ottenuto da uve di #Falanghina, vitigno tipico della #campania. L’azienda produttrice è Mastroberardino. Ricordate di iscrivervi al nostro canale YouTube per non perdere nessuno dei nostri video. Link produttore: http://www.mastroberardino.com/
Testo recensione:
Il vino scelto oggi è prodotto da Mastroberardino in Irpìnia. La bottiglia e l’etichetta si presentano con un design semplice, non particolarmente ricercato, ma il nome del vitigno e della cantina sono messi bene in evidenza.
Interessante la presenza del codice QR sull’etichetta posteriore, con il quale è possibile accedere tramite qualsiasi smartphone ad ulteriori informazioni. Con una semplice scansione infatti, l’applicazione aprirà automaticamente una scheda descrittiva sul sito del produttore, di navigazione facile e intuitiva.
Il tappo è di tipo agglomerato, a grana decisamente fine. Questo sistema di chiusura ha protetto egregiamente il prodotto, senza portare alla formazione di muffe o a fuoriuscite di liquido di qualsiasi tipo. L’apertura è stata facile, senza bisogno di sforzo.
Analizzando questo vino bianco, con un movimento di rotazione del calice, già alla vista si apprezza una notevole densità. Il colore è un giallo paglierino un po’ scarico, con riflessi verdognoli. Mettendo il vino controluce, si nota un’ottima limpidezza e un’elevata trasparenza, segno che non ci sono problemi nè di stabilità, nè di rifermentazioni.
Olfattivamente, le sensazioni che colpiscono di più sono gli aromi di agrumi, in particolare pompelmo. Subito dopo possiamo apprezzare note di frutta esotica, come il mango, e in misura molto minore si percepisce anche un sentore floreale. L’intensità aromatica è comunque piuttosto alta, specialmente se si considera che si tratta di un bianco.
Al gusto, subito notiamo una grande freschezza e una buona mineralità. Il vino colpisce per l’ottima viscosità, che avvolge il palato in modo piacevole. La persistenza si fa sentire a lungo in bocca. Dopo la deglutizione si percepisce un po’ di asprezza e di amaro, sensazioni comunque gradevoli e bilanciate.
a cura di G. Rodolico e G. Matrone
Il primo supermercato italiano
In Italia l’unico tentativo di definire i supermercati è rintracciabile nella pubblicazione citata dal “ Ministero dell’Industria”, nella quale lo indica come “un esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto di grande magazzino) organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’uscita, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 mq e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo ed in massima parte preconfezionati nonché, eventualmente, di articoli non alimentari di uso domestico corrente. Questa tipologia di punto vendita ha una collocazione urbana e dispone, solitamente, di un esiguo parcheggio”.
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Foto del 1957 che raffigura il primo supermercato che fu inaugurato in Italia |
A cura di Giuseppe Rodolico
Barbaresco DOCG DuchessaLia Vino rosso Recensione
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Barbaresco DOCG Wine&Food Rec. |